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Oggi iAvvocato ospita un post gentilmente inviato da uno studente di Giurisprudenza, e dunque futuro collega: mi piace l’idea che anche i professionisti di domani si sentano a casa su iAvvocato. Passo dunque la penna (o meglio, la tastiera).

Salve a tutti i lettori di iAvvocato.
Mi chiamo Edoardo e ho 20 anni, sono un fan dei prodotti Apple, quindi ho deciso di creare questo post dove spiegherò come utilizzo il mio iPad (versione 64 GB wifi) alla facoltà di giurisprudenza di Verona nella quale studio.

Come immagino molti di voi sapranno, a giurisprudenza le lezioni si volgono in modo prettamente discorsivo, senza grafici o formule che complicherebbero il modo di prendere appunti con il mio iPad; premesso questo, l’ applicazione che più utilizzo è sicuramente pages per iPad (questo post è scritto appunto con pages), versione mobile del noto programma di videoscrittura della apple. Pages è molto fluido ed intuitivo e per prendere appunti è una meraviglia. La possibilità di esportare tramite mail gli appunti elaborati (anche in formato Microsoft word), mi consente di immergermi in modo rapido nello studio di quanto scritto a lezione, o addirittura di studiare direttamente da iPad grazie allo schermo che, conforme allo standard di qualità apple, concede un esperienza visiva molto buona.
Un programma che ben si affianca a pages, utile per archiviare e avere sempre a disposizione i vari testi che vengono elaborati è dropbox, con il quale ho la possibilità di avere tutti i miei documenti sempre a portata di mano, ordinati in cartelle e su tutti i dispositivi che concedono un accesso ad Internet (Mac, Pc, Iphone, iPad).
Quando un professore spiega troppo velocemente (aimè molto spesso capita) oppure non ha una parlata molto chiara, mi affido a quickvoice, con la quale registro tutta la lezione e con pazienza, ho la possibilità di trascrivere tutto ciò che mi sembra necessario per il mio studio successivo.

Infine un programma che mi evita di portare molto peso in facoltà è codici e leggi, sul quale ho scaricato tutti i codici a me necessari, a mia disposizione per essere letti ed editati a mio piacimento. Inoltre il modico valore dei codici è certamente un incentivo all’acquisto di questa splendida app sempre aggiornata (specie se raffrontato al prezzo di un codice cartaceo, che molto spesso ha la durata di una stagione).
Concludendo questo mio primo breve, racconto relativo all’utilizzo di iPad in ambito universitario, saluto tutti i lettori.
Edoardo Poletto
(polettoedoardo@gmail.com)

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Ringrazio Edoardo per il suo contributo, e nel salutarlo vi allego la foto di una sua creazione “materiale”. Chi l’ha detto che sceglie giurisprudenza solo chi non sa fare altro? Qui abbiamo un potenziale mastro artigiano che ha deciso, invece, di perseguire la carriera forense.. ma la craftsmanship è notevole.. 😉

 

 

Approfitto di questo post, per invitare a proporsi come guest blogger tutti coloro, professionisti o studenti, che abbiano voglia di raccontare in che modo usano la tecnologia (il mio interesse è principalmente per apple, google, e open source, ma se avete altre idee proponetemele, se sono interessanti le ospito volentieri) nella professione e nello studio.